S&P Global PMI® settore edilizio italiano: Nuova contrazione per il settore edile

Punti Salienti

  • L’attività totale cala in presenza di una nuova flessione dei nuovi ordini
  • Il più rapido calo dell’attività di acquisto da agosto
  • La fiducia delle imprese scende ai minimi in tre mesi

Nel mese di dicembre, il settore edile italiano ha registrato una nuova contrazione dell’attività totale. La flessione è stata causata da un nuovo e forte calo dei nuovi ordini, legato a sua volta alla debolezza della domanda da parte dei clienti, alla mancanza di nuove opportunità di appalto e all’incertezza sui piani governativi del superbonus.

Di conseguenza, l’ultimo mese del 2022 ha indicato un forte calo degli acquisti di fattori produttivi, mentre la fiducia delle imprese è scesa ai minimi in tre mesi.

L’Indice principale S&P Global PMI® del Settore Edilizio Italiano (PMI®) – che monitora le variazioni su base mensile della produzione totale del settore – è sceso da 52.0 di novembre a 47.0 di dicembre, segnalando una nuova, e nel complesso solida contrazione dell’attività di tutto il settore.

A livello settoriale, sono state registrate nuove contrazioni sia nel settore residenziale che in quello commerciale, con tassi di calo elevati in entrambi i casi. Nel frattempo, i livelli di attività dell’ingegneria civile sono rimasti sostanzialmente stazionari rispetto al mese precedente, ma hanno comunque riportato i risultati migliori tra i tre settori monitorati.

Il calo complessivo dell’attività nel mese di dicembre è stato accompagnato da una nuova riduzione del flusso di nuovi ordini presso le imprese edili italiane. Dai dati raccolti in sede d’indagine, la mancanza di opportunità di gare d’appalto e l’incertezza sui regimi di sgravi fiscali del governo hanno causato l’ultimo calo. Inoltre, il tasso di riduzione dei nuovi ordini è stato il più rapido dal mese di agosto e complessivamente forte.

Altrove, la debolezza della domanda avrebbe indotto le imprese a ridurre gli acquisti di fattori produttivi nel mese di dicembre. L’ultimo calo è stato il più rapido in quattro mesi e forte rispetto agli standard storici.

Ciononostante, nell’ultimo mese del 2022 i tempi medi di consegna dei fornitori hanno continuato ad allungarsi, con diffuse segnalazioni di carenza di materiali. Anche se complessivamente elevato, l’allungamento dei tempi di consegna è stato il più contenuto degli ultimi due anni.

Nonostante i minori livelli di attività e il calo delle vendite, le imprese edili italiane hanno continuato ad assumere personale nel mese di dicembre, prolungando l’attuale sequenza di creazione di posti di lavoro a due mesi. Il ritmo di espansione è rallentato rispetto a novembre e, tuttavia, è stato solo lieve rispetto agli standard storici. Il settore ha inoltre registrato un ulteriore calo dell’utilizzo dei subappaltatori nel mese di dicembre, anche se il più debole dell’attuale sequenza di sette mesi e solo nel complesso marginale.

Per quanto riguarda i costi, a dicembre si è registrato il trentunesimo aumento mensile consecutivo dei prezzi di acquisto sostenuti dalle imprese edili italiane. Le aziende campione hanno collegato tale incremento al rincaro dei materiali, legato a sua volta alla loro carenza. Il tasso di inflazione dei costi è stato il più debole dal gennaio 2021, mantenendosi comunque elevato.

In merito alle previsioni di attività nei prossimi 12 mesi, le imprese sono rimaste mediamente ottimiste. L’evidenza aneddotica attribuisce la fiducia alla speranza di una maggiore domanda da parte dei clienti.

Tuttavia, il livello di fiducia di dicembre è sceso ai minimi in tre mesi registrando una forte riduzione rispetto ai dati storici, con alcuni intervistati che hanno riferito di essere preoccupati per i programmi di bonus governativi e per i livelli di produttività.

Lewis Cooper, Economist presso S&P Global Market Intelligence ha dichiarato: “I dati di dicembre hanno segnalato un nuovo calo dell’attività edilizia totale in Italia, causato da una forte contrazione dei nuovi ordini, a sua volta collegata dagli intervistati alla mancanza di opportunità di gare d’appalto e all’incertezza sul regime del superbonus.

“A livello settoriale, si sono registrate nuove e forti riduzioni dell’attività nel settore residenziale e commerciale, mentre il settore dell’ingegneria civile ha indicato una sostanziale stagnazione dei livelli di attività su base mensile.

“Le imprese hanno reagito a dicembre riducendo drasticamente gli acquisti di fattori produttivi, contribuendo ad alleviare la pressione sulle catene di approvvigionamento.

“Nell’ultimo mese del 2022, tuttavia, la fiducia delle imprese è scesa ai minimi in tre mesi, a causa delle preoccupazioni legate alla domanda, alla produttività e ai piani di sgravi fiscali del governo.”